Regia
Gerry Petrosino

NON PIÙ IN SCENA
Durata: 120 min
Anno di debutto: 2005
SINOSSI
Questo testo, come per molti altri capolavori di Annibale Ruccello, si distingue per la naturalezza della scrittura, l’attualità dei temi trattati, la vicinanza ad un genere cinematografico le cui atmosfere ricordano gli anni settanta, sullo stile di Kubrik o Scorsese. La periferia di una metropoli è il luogo invisibile ma presente, della vicenda. L’interno di una casa arredata con approssimazione ma dalle tinte accese, quasi surreali, a testimonianza di un tentativo, operato da chi vi abita, di sostituire al grigiore e allo squallore della periferia, un mondo interno, colorato ed accogliente. La televisione, la musica assordante proveniente dal piano superiore, circoscrivono lo spazio d’azione di Adriana, la protagonista. Il suo piccolo mondo, fatto di suoni, di colori, rappresenta, in fondo, la sua prigione:una prigione grigia e ossessiva che fa da contorno ad una storia di vita violenta e moderna. I personaggi di questa commedia, sembrano non comunicare mai per contenuti, o almeno questa è l’ambizione della chiave di lettura, ma piuttosto comunicano per forme, per linguaggi, da qui la necessità di sottolineare gli aspetti fonici più che contenutistici. Per usare una definizione di Ruccello, i personaggi di questa opera dovrebbero comunicare attraverso un linguaggio “Musicale scassato” diciamo minimale, volendo riferirsi, ad esempio, ad una cadenza o ad un modo di parlare che possono ricordare la musica di una radio malsintonizzata. In questo testo vi si rappresenta la sottocultura in cui la provincia napoletana era immersa negli anni ottanta, e dunque i personaggi sono protagonisti di storie convenzionali in cui si evidenzia l’angoscia indotta dall’emarginazione metropolitana e dalla ghettizzazione delle campagne della sterminata e desolata provincia napoletana. Ecco che in questo contesto, i personaggi di “Notturno di donna con ospiti” sembrano venire fuori da pagine di cronaca nera, personaggi un po’ perduti non solo in senso sociale ma anche psicologico, grotteschi e spesso quasi mostruosi. È in questo contesto, tragico e amaro che il dramma di Adriana si dipana in una sequenza apparentemente disordinata di immagini e ricordi che, in un’altalena devastante di entusiasmi infantili e ansie materne, di gioie effimere e frustrazioni profonde, condurrà ad un epilogo dai colori assolutamente forti.
CAST
Ilaria Sielo Adriana
Gaetano Troiano Michele
Domenico Di Lascio Arturo
Giulia Sielo Rosanna
Assunta Marino Giovanna
Pasquale Galdi Sandro
Gerry Petrosino Signor Imparato, Signora Imparato
TOURNÈE
DATA CARTELLONE TEATRO
27-04-2005 Prima assoluta Teatro Bertoni - Battipaglia (SA)
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